Associazione Icaro

le attività

Le attività dell’Associazione, proposte alla popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Udine, hanno l’obiettivo di creare stimoli culturali, di mettere in comunicazione i ristretti con la società esterna e di fornire aiuti concreti attraverso attività di sostegno morale, interventi atti a risolvere eventuali problemi di natura burocratica, sostegno alle famiglie ed aiuti nella soluzione di problemi di ordine pratico. 

Le attività di segretariato sociale si traducono prevalentemente in prestazioni informative e di intermediazione con altri servizi e strutture pubbliche e private e riguardano soprattutto: rinnovo documenti, mediazione con enti locali e istituzioni, intermediazione per pratiche di tipo previdenziale, rapporti con UEPE e SerT, assistenza nella ricerca di soluzioni abitative e lavorative a fine pena.

Colloqui individuali

Si concretizzano in: colloqui di primo, sostegno morale con colloqui individuali, soprattutto nelle situazioni di maggiore difficoltà, sostegno scolastico, colloqui per la ricerca di casa e lavoro, 

colloqui su problemi specifici dei detenuti stranieri, incontri di sostegno alla condizione familiare ed affettiva, segretariato sociale.

Servizio di distribuzione libri

Le persone detenute possono accedervi presentando una domanda per richiedere i testi che desiderano leggere. La biblioteca dell’associazione è dotata di testi di vario genere, fra cui è possibile fare le proprie scelte. Quando la dotazione non è sufficiente, per la ricerca di libri e riviste ci si può avvalere della collaborazione con il Banco Lib(e)ro, che ha sede presso la Casa dell’Immacolata in via Chisimaio. 

Esiste anche la possibilità per i volontari di inoltrare richieste alla Biblioteca civica Joppi: in tal modo le persone detenute possono veder soddisfatte le loro esigenze assumendosi la responsabilità sull’uso corretto di un bene comune, passaggio importante per comprendere regole per la convivenza.

L’attività si pone come obiettivo di sensibilizzare e indirizzare alla lettura, favorendo l’approfondimento degli interessi personali, con un utilizzo significativo del proprio tempo libero. Ai molti stranieri presenti viene consentito sia un approccio culturale che una facilitazione all’apprendimento della lingua italiana.

La biblioteca

Realizzata con arredi portati e montati dai volontari, è situata nello stesso spazio in cui avvengono i colloqui (la stessa sala diviene, a volte, deposito di altro materiale).

Per le persone detenute è un luogo di transito veloce, dal momento che è concessa la presenza nella stanza di una persona alla volta.

Incontri con l’autore

L’attività si è concretizzata nella presentazione di scrittori locali, artisti, musicisti e autori di video con una breve presentazione dell’autore, il suo intervento e la discussione. 

È una proposta di stimolo culturale con l’intento di mettere in comunicazione la popolazione detenuta con alcuni attori della realtà culturale locale attenuando quella frattura che permane tra questi due “mondi”. In altri termini ci si pone l’obiettivo di creare dei momenti culturali in grado di stimolare la lettura, la scrittura, la passione per l’arte e per la musica oltre che la visione di video legati al territorio locale. Inoltre attraverso questa attività i volontari interagiscono con più persone detenute onde interpretare le loro necessità e istanze.

Laboratori di scrittura creativa

Collegati agli “Incontri con l’Autore”, si realizzano laboratori su temi inerenti alle proposte culturali emerse negli incontri con particolare attenzione all’attualità, alla persona, alla realtà, al fine di dare maggiore spazio all’aspetto culturale, umano e di riflessione sul proprio vissuto.

Da queste discussioni possono emergere nuove motivazioni per prendere coscienza della realtà che ci circonda e del proprio sentire. Dopo la discussione si passa alla parte operativa con la stesura di testi liberi guidati da parte dei partecipanti.

Incontri con gli studenti

Siamo convinti che l’impegno solo all’interno del carcere non sia sufficiente: è necessario far conoscere anche all’esterno la realtà e le problematiche dei ristretti, vogliamo essere un ponte tra il dentro e il fuori. Per questo, da alcuni anni, con il coordinamento del CTA (Coordinamenti Territoriali d’Ambito) del Centro Servizi Volontariato FVG, assieme ad altre associazioni, entriamo nelle scuole per dialogare con gli studenti, per far conoscere il nostro impegno, per affrontare con loro temi come la legalità, il valore del rispetto delle regole, i principi della Costituzione. 

Nel 2018 è stata avviata la prima edizione del Premio nazionale “Maurizio Battistutta” di prosa, poesia e grafica, aperto a tutti i ristretti delle carceri italiane.
Attraverso il Premio si vuole portare le persone detenute a riflettere, ragionare e poi rielaborare un tema, un argomento, una storia, un dipinto, un disegno… 

Tutto ciò consente ed aiuta il ristretto ad orizzonti più ampi, a ragionare sulla propria individualità e ad elevarla consentendo una riflessione a temi più significativi. 

Si ritiene che, oltre le motivazioni sopra elencate, abbia la sua importanza anche la vincita economica, in quanto consente alla persona detenuta, di fare progetti, in una realtà come quella del Carcere dove è difficile accedere a un lavoro e di conseguenza ad una autonomia.  

Maurizio Battistutta per ricordarne la figura e testimoniare amicizia e riconoscimento. Sociologo, Insegnante, sindacalista è deceduto nel 2017 ed è stato per circa dieci anni responsabile dell’ufficio di Garante dei diritti delle persone detenute per il Comune di Udine, nonché fondatore ed animatore instancabile dell’Associazione Icaro.

Il Premio intende valorizzare l’esperienza di un volontariato capace di offrire risposte a difficoltà contingenti, ponendosi come stimolo a cambiamenti nella società e nelle istituzioni, con lo sguardo sempre rivolto al rispetto della dignità umana. L’esempio è incentrato sulla figura di un volontario che agisce sulla base del seguente principio: “Non dare per carità ciò che è dovuto per giustizia”.  Gli effetti positivi derivanti dalla promozione e realizzazione del Premio agiscono sia direttamente sulla popolazione carceraria che indirettamente nel rafforzamento delle reti del volontariato e  nella formalizzazione di accordi tra i diversi soggetti del terzo settore e istituzionali. Durante  i laboratori e gli incontri promossi all’interno del carcere per invitare alla partecipazione al  Premio Battistutta, si accompagnano le persone detenute a riflettere, ragionare e  rielaborare un tema attraverso il linguaggio dell’arte. Utilizzando questo nuovo linguaggio  si desidera aprire le prospettive a orizzonti più ampi: partendo da un ragionamento legato  alla propria individualità si vuole giungere ad una riflessione a temi più significativi che  circondano il dentro e fuori carcere.  

Il Progetto intende evidenziare l’importanza del lavoro di rete tra gli attori del volontariato  e istituzionali che operano attorno alle tematiche della detenzione, promuovendo  occasioni di confronto fra “il dentro” e “il fuori”, per ridurne la distanza e per riflettere sul  senso della pena e sul tema della giustizia ripartiva, come espiazione del reato piuttosto  che la detenzione come modalità di espiazione umiliante, spesso senza occasione di  riscatto personale e sociale. Questa azione intende realizzare un modello di lavoro  integrato tra realtà del Terzo Settore ed istituzionali, al fine di creare una rete di lavoro formalizzata costruita sulla condivisione di intenti e sulla co-progettazione.
I destinatari diretti  sono i detenuti o comunque le persone sottoposte a misure restrittive della libertà  personale, individuate con il coinvolgimento dei diversi soggetti istituzionali e del terzo  settore che operano all’interno delle carceri regionali. Inoltre il “Premio Battistutta” permette di coinvolgere la popolazione carceraria friulana e nazionale.